Lucia Ciranna

Professoressa associata di Fisiologia [BIOS-06/A]
Dipartimento di afferenza
Scienze biomediche e biotecnologiche

Lucia Ciranna è Professore Associato di Fisiologia presso l’Università di Catania; insegna Fisiologia per il corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, Medicine and Surgery, Logopedia e Biotecnologie. Dirige un laboratorio di elettrofisiologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’Università di Catania.

Formazione

Si è laureata in Farmacia nel 1989 presso l’Università di Catania. Ha conseguito un dottorato di ricerca europeo in Neurofisiologia presso l’Università Louis Pasteur di Strasburgo, Francia (1990-1994). Rientrata in Italia nel 1994 per ricoprire la carica di ricercatore e in seguito di professore universitario, ha proseguito alcuni studi presso laboratori esteri (NIH, Bethesda, USA;  Università Louis Pasteur, Strasburgo, Francia) nell’ambito di progetti di ricerca. In Francia, ha conseguito l’Abilitazione Nazionale alle funzioni di “Professeur des Universités” nel settore delle Neuroscienze. In Italia, ha conseguito l’abilitazione alle funzioni di Professore Ordinario. Ha condotto diversi progetti di ricerca in qualità di coordinatrice o di ricercatrice. Ha diretto e dirige attualmente progetti di ricerca (PRIN 2007; Telethon 2013; FRAXA Research Foundation 2013; PRIN 2022 PNRR) mirati allo studio di nuove terapie per la Sindrome del cromosoma X fragile.

E’ autrice di pubblicazioni su riviste internazionali di neuroscienze e membro di società scientifiche nazionali (Società Italiana di Fisiologia; Società Italiana di Neuroscienze) e internazionali (Society for Neuroscience, European Mind and Metabolism association).

 

Attività di ricerca

La Prof. Ciranna utilizza tecniche di elettrofisiologia (patch clamp) per studiare le connessioni (sinapsi) fra neuroni e la plasticità della trasmissione nervosa,  da cui dipendono le funzioni della memoria e dell’apprendimento. La sua ricerca presente è focalizzata sulla sindrome del cromosoma X fragile, una malattia ereditaria che comporta disabilità intellettiva, epilessia e autismo. In questa patologia, la mancata produzione di una proteina a funzione regolatrice induce alterazioni della plasticità sinaptica (plasticità della trasmissione nervosa) in aree cerebrali deputate all’apprendimento e alla memoria. Il gruppo di ricerca della Prof. Ciranna ha scoperto una nuova strategia per ripristinare la plasticità sinaptica, basata sull’attivazione di recettori 5-HT7 per la serotonina, un neurotrasmettitore che regola svariate funzioni cerebrali. In particolare, è stata valutata la possibilità di utilizzare nuovi composti chimici che attivano i  recettori 5-HT7 per correggere i sintomi della malattia in un modello animale. I risultati di queste ricerche dimostrano che queste nuove sostanze potrebbero essere utilizzate come farmaci per la cura dei pazienti affetti dalla sindrome del cromosoma X fragile.

 

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Anno accademico 2021/2022
  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 2° anno
    FISIOLOGIA I - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 3° anno
    FISIOLOGIA UMANA II - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE E BIOTECNOLOGICHE
    Corso di laurea in Biotecnologie - 2° anno
    FISIOLOGIA

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA
    Corso di laurea in Logopedia - 1° anno
    C.I. ANATOMIA E FISIOLOGIA



Anno accademico 2020/2021
  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 2° anno
    FISIOLOGIA I - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 3° anno
    FISIOLOGIA UMANA II - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE E BIOTECNOLOGICHE
    Corso di laurea in Biotecnologie - 2° anno
    MORFOFISIOLOGIA

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA
    Corso di laurea in Logopedia - 1° anno
    C.I. ANATOMIA E FISIOLOGIA



Anno accademico 2019/2020
  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 2° anno
    FISIOLOGIA I - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 3° anno
    FISIOLOGIA UMANA II - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE E BIOTECNOLOGICHE
    Corso di laurea in Biotecnologie - 2° anno
    FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA
    Corso di laurea in Logopedia - 1° anno
    C.I. ANATOMIA E FISIOLOGIA



Anno accademico 2018/2019
  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 2° anno
    FISIOLOGIA I - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA
    Corso di laurea in Logopedia - 1° anno
    C.I. ANATOMIA E FISIOLOGIA



Anno accademico 2017/2018
  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 2° anno
    FISIOLOGIA I - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO E DELLA SALUTE
    Corso di laurea magistrale in Chimica e tecnologia farmaceutiche - 3° anno
    FISIOLOGIA GENERALE - PATOLOGIA GENERALE



Anno accademico 2016/2017
  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 2° anno
    FISIOLOGIA I - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO E DELLA SALUTE
    Corso di laurea magistrale in Chimica e tecnologia farmaceutiche - 3° anno
    FISIOLOGIA GENERALE - PATOLOGIA GENERALE



Anno accademico 2015/2016
  • DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA GENERALE E SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE
    Corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia - 2° anno
    FISIOLOGIA I - canale 2

  • DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO E DELLA SALUTE
    Corso di laurea magistrale in Chimica e tecnologia farmaceutiche - 3° anno
    FISIOLOGIA GENERALE - PATOLOGIA GENERALE

Linee di ricerca

 

Dal 2009 a oggi : Alterazioni della plasticità sinaptica, difetti di apprendimento e comportamento autistico in un modello animale della Sindrome del Cromosoma X Fragile (FXS): nuove prospettive terapeutiche basate sull’attivazione di recettori per la serotonina.

Utilizzando la tecnica elettrofisiologica del patch clamp, il mio gruppo di ricerca ha dimostrato che l’attivazione di recettori 5-HT7 per la serotonina modifica l’eccitabilità di neuroni ippocampali e induce una reversione della depressione a lungo termine indotta da recettori metabotropi per il glutammato (mGluR-LTD) (Costa et al., 2012), una forma di plasticità sinaptica che svolge un ruolo cruciale nell’apprendimento e nella flessibilità comportamentale e che risulta patologicamente aumentata in un modello murino della sindrome FXS, patologia genetica caratterizzata da disabilità intellettiva, autismo ed epilessia. Utilizzando questo modello, abbiamo dimostrato che l’attivazione di recettori 5-HT7 inibisce la mGluR-LTD (ripristinando la plasticità sinaptica a livelli simili a quelli di topi sani) e corregge alterazioni nelle spine dendritiche, difetti di apprendimento e comportamento autistico, aprendo nuove prospettive terapeutiche per la sindrome FXS (Ciranna and Catania, 2014; Costa et al., 2015, 2018). Le nuove prospettive aperte dal nostro lavoro sono state messe in rilievo da Osterweil, Kind e Bear (Biological Psychiatry 2012; 72: 895-897). Abbiamo identificato il meccanismo d’azione e alcuni importanti messaggeri intracellulari alla base degli effetti indotti dai recettori 5-HT7 (Costa et al. 2018; 2021). Abbiamo inoltre che scoperto che il PACAP (Pituitary Adenylate Cyclase Activating Polypeptide) un peptide cerebrale noto per le sue proprietà neurotrofiche e neuroprotettive, è anch’esso capace di correggere la plasticità sinaptica alterata nell’ippocampo del modello FXS murino (Costa et al., 2018; Ciranna and Costa 2019; Ciranna et al., 2021) e potrebbe quindi diventare uno strumento terapeutico per la sindrome FXS, per la quale non esiste ancora una terapia specifica.

In collaborazione con gruppi di ricerca internazionali, abbiamo contribuito a chiarire numerosi meccanismi alterati nel cervello di modelli animali della sindrome FXS (D’Antoni et al., 2014; Aloisi et al., 2017; Maurin et al., 2019) e di altre patologie con deficit cognitivi (Leggio et al., 2021).

 

 

Dal 2003 a oggi: Modulazione della trasmissione sinaptica mediata da glutammato nell’ippocampo. Abbiamo studiato l’effetto fisiologico dei neuropeptidi endogeni PACAP e VIP sull’attività neuronale in vivo e sulle correnti sinaptiche mediate da attivazione di recettori AMPA nella sinapsi fra le fibre collaterali di Schaffer e i neuroni piramidali CA1 in fettine di ippocampo di ratto.  Abbiamo osservato che il PACAP e il VIP modulano la frequenza di scarica neuronale (14) e la trasmissione sinaptica (15,24) nell’ippocampo; abbiamo identificato i recettori responsabili degli effetti da noi osservati (PAC1 e VPAC2) e il meccanismo d’azione intracellulare (cAMP/PKA). I nostri risultati dimostrano che questi due neuropeptidi, precedentemente considerati ormoni e/o fattori neuroprotettivi, sono anche capaci di modulare la trasmissione sinaptica e probabilmente influenzano le funzioni dell’ippocampo, struttura cerebrale principalmente coinvolta nell’apprendimento e nella memoria.

In un altro studio in patch clamp, abbiamo caratterizzato gli effetti della 5-HT sulla trasmissione sinaptica nell’ippocampo, dimostrando che l’attivazione di recettori 5-HT1A inibisce le correnti sinaptiche mediate da recettori AMPA, agendo a livello sia pre- che post-sinaptico. Al contrario, l’attivazione di recettori 5-HT7 aumenta l’ampiezza delle correnti sinaptiche agendo a livello esclusivamente post-sinaptico (26). Questi effetti da noi descritti potrebbero costituire i meccanismi fisiologici alla base degli effetti opposti indotti dall’attivazione di recettori 5-HT1A e 5-HT7 sull’apprendimento, precedentemente osservati in studi comportamentali in vivo.

 

Dal 2007 a oggi: Studio elettrofisiologico degli effetti di nuovi ligandi per i recettori ionotropi del glutammato di tipo AMPA o NMDA. Utilizzando la tecnica del patch clamp su fettine di ippocampo di ratto, abbiamo caratterizzato gli effetti elettrofisiologici di molecole di nuova sintesi sulle correnti indotte da attivazione di recettori AMPA o NMDA in neuroni piramidali della regione CA1. Questi studi hanno permesso di identificare diverse nuove sostanze ad azione antagonista sui recettori AMPA (20, 23) o NMDA (21,22,25,28) e di correlare i loro effetti biologici agli studi di modellizzazione di struttura e ai saggi di affinità di legame ai recettori.

 

1995-2006 : Effetti della 5-HT e della NA in strutture del sistema nervoso centrale deputate al controllo del movimento. Abbiamo effettuato registrazioni extracellulari in vivo per studiare gli effetti della 5-HT e della NA sull’attività elettrica neuronale e le loro interazioni con il glutammato e con il GABA nel nucleo rosso del mesencefalo (7,8,10,11,12,16). Abbiamo inoltre caratterizzato gli effetti delle due monoammine nei nuclei cerebellari (13) e nei nuclei motori talamici (18) e gli effetti della 5-HT nella sostanza reticolare bulbare (17). Nella maggior parte di queste strutture, abbiamo osservato che l’attivazione di recettori alfa-2 adrenergici riduce la frequenza di scarica neuronale e potenzia gli effetti inibitori del GABA, mentre l’attivazione di recettori beta-adrenergici induce effetti eccitatori e modula in maniera diversa gli effetti mediati da recettori  GABAA et GABAB. Nelle stesse strutture, la 5-HT riduce o aumenta l’attività neuronale attivando rispettivamente recettori 5-HT1A o 5-HT2. Inoltre, la 5-HT è capace di ridurre la trasmissione glutammatergica e di potenziare gli effetti inibitori del GABA (19). Dal punto di vista funzionale, abbiamo osservato che l’applicazione di 5-HT nei nuclei vestibolari laterale e spinale aumenta il tono dei muscoli estensori e riduce il tono dei muscoli flessori degli arti superiori (9). L’insieme di questi risultati dimostra che la 5-HT e la NA svolgono un ruolo modulatorio molto articolato su numerosi centri nervosi deputati al controllo motorio.

 

1990-1994 : Effetti della 5-HT e della NA sui canali voltaggio-dipendenti per il Ca2+ in cellule melanotrope del lobo intermedio dell’ipofisi. Utilizzando la tecnica del patch clamp su colture di cellule melanotrope di maiale e di ratto, abbiamo dimostrato che queste cellule esprimono recettori 5-HT1A e 5-HT1C funzionali, tramite i quali la 5-HT inibisce le correnti di calcio (Ca2+) voltaggio-dipendenti. Analizzando le proprietà cinetiche e farmacologiche delle correnti di Ca2+, abbiamo osservato che la 5-HT inibisce selettivamente una corrente di tipo L e una corrente di tipo Q e abbiamo identificato il meccanismo d’azione (attivazione di una proteina G sensibile alla tossina della pertosse e modulazione diretta dei canali per il Ca2+) (4,5,6). I nostri dati suggeriscono che la 5-HT, modulando l’ingresso dello ione Ca2+ nelle cellule melanotrope, partecipi al controllo fisiologico della secrezione ormonale ipofisaria.

 

1990-1992: Funzione fisiologica della serotonina (5-HT) e della noradrenalina (NA) nel controllo dell’attività dei nuclei vestibolari: studio elettrofisiologico in vivo e applicazione microiontoforetica di agenti farmacologici. I nostri dati mostrano che l’attività elettrica dei neuroni vestibolari è rispettivamente stimolata e inibita dall’attivazione di recettori 5-HT2 e 5-HT1A (2), mentre l’applicazione di NA induce esclusivamente effetti inibitori tramite recettori alfa-2 adrenergici (3). Abbiamo inoltre dimostrato l’esistenza di una interazione fra il glutammato e la 5-HT nella modulazione dell’eccitabilità dei neuroni vestibolari (1). Gli effetti da noi osservati suggeriscono che le monoammine 5-HT e NA potrebbero partecipare al controllo dei movimenti oculari e dei rifllessi posturali, le principali funzioni fisiologiche controllate dai nuclei vestibolari.